Studio degli effetti di fungicidi alternativi sulla biodiversità dei microrganismi presenti sugli acini, sulla fermentabilità dei mosti e sulla formazione di metaboliti durante la vinificazione.
La viticoltura è regolarmente colpita da due malattie fungine policicliche (peronospora e oidio), che richiedono l'applicazione ripetuta di fungicidi nel corso della stagione per produrre un raccolto di qualità. Tuttavia, i fungicidi derivati dalla sintesi combinatoria, storicamente utilizzati per la loro riconosciuta efficacia, sono oggi oggetto di interrogativi per il loro potenziale impatto negativo sull'ambiente e sulla salute umana.
Sono stati sviluppati numerosi fungicidi alternativi a basso impatto ambientale e alcuni di essi sono già disponibili sul mercato per il controllo delle malattie fungine della vite. Alcune pratiche alternative che utilizzano estratti vegetali, microrganismi o fertilizzanti fogliari circolano tra i professionisti e sono incluse nei programmi di trattamento. Questi cambiamenti nell'ambiente di lavoro dei viticoltori comportano la necessità di adattare i prodotti per il trattamento, il che a sua volta richiede una comprensione approfondita dell'impatto dei fungicidi alternativi sulla biodiversità dell'uva e durante il processo di vinificazione, in particolare la fermentazione.
Attualmente, la domanda di lieviti indigeni, potenzialmente adattati a un determinato mosto d'uva e che riflettono la biodiversità di una particolare regione, è in aumento, a sostegno dell'idea che i ceppi di lievito indigeni possano essere associati a un "terroir". La conservazione della microflora spontanea è quindi essenziale per ottenere il sapore e l'aroma tipici dei vini ottenuti da diverse varietà di uve. Ecco perché la comprensione della biodiversità dei ceppi autoctoni è così importante per caratterizzare e selezionare ceppi con fenotipi particolari. Negli ultimi anni è cresciuta anche la domanda di "vino biologico" e "vino naturale", che ha portato i viticoltori ad adottare nuove pratiche e nuovi prodotti di trattamento.
I partner del progetto vogliono monitorare l'impatto dei trattamenti fitosanitari basati sull'uso di fungicidi alternativi sulla biodiversità dei microrganismi presenti sugli acini, sulla fermentabilità dei mosti e sulla formazione di metaboliti durante la vinificazione. Questo progetto di ricerca si inserisce in un percorso di transizione dall'uso di fungicidi derivati da sintesi combinatoria a prodotti alternativi a basso impatto ambientale. All'Agroscope si sta già lavorando per valutare l'efficacia di questi prodotti alternativi in laboratorio e in condizioni di produzione, ma ci sono pochi dati per valutare l'impatto di questi fungicidi sulla fermentabilità dell'uva e sulla formazione di metaboliti di interesse che possono influenzare le qualità organolettiche del prodotto finale.
2023 - in corso
Partner: Agroscope
Finanziamento: Ufficio federale dell'agricoltura (UFAG)
