Alternativa al glifosato: selezione di ecotipi allelopatici per una gestione sostenibile ed ecologica delle infestanti in viticoltura e arboricoltura
Il Consiglio federale ha appena proposto, nel suo piano d'azione sui prodotti fitosanitari (PP), una forte riduzione dell'uso di erbicidi in agricoltura entro il 2020. Allo stesso tempo, un'iniziativa popolare, attualmente in corso di raccolta firme, mira al divieto totale dei PP sintetici in Svizzera. La necessità di alternative ai pesticidi deriva da ragioni ambientali e sociali: rischi per la salute, inquinamento delle acque, perdita di biodiversità. Tra le molecole più controverse c'è il glifosato: il pesticida più utilizzato al mondo e in Svizzera. Uno degli usi principali è il controllo delle erbe infestanti in colture speciali (vigneti, frutteti, vivai). In Svizzera, l'80% di queste colture è trattato con glifosato, soprattutto per il diserbo sulla fila (cavaillon), per mancanza di opzioni soddisfacenti.
L'obiettivo di questo progetto è sviluppare un metodo alternativo agli erbicidi per controllare le infestanti sul cavaillon: l'installazione di una copertura vegetale, poco competitiva e allelopatica. Quest'ultima proprietà è tipica di molte specie vegetali, che sintetizzano e rilasciano nell'ambiente metaboliti secondari che inibiscono la germinazione e la crescita delle piante vicine. Stiamo pensando di effettuare una prima selezione di specie ed ecotipi che presentino caratteristiche ottimali per la nostra applicazione: dimensioni e vigore ridotti e proprietà allelopatiche. Una migliore comprensione del fenomeno e delle molecole coinvolte dovrebbe consentire di risolvere le principali difficoltà incontrate nell'installazione di una copertura vegetale sul cavaillon: deve essere sostenibile e consentire un adeguato controllo della flora infestante aggressiva, pur rimanendo debole e non competitiva per la coltura. In questo progetto, ci proponiamo di sviluppare biotest in vitro per individuare molecole potenzialmente implicate negli effetti fitotossici degli estratti vegetali. Le frazioni attive saranno separate mediante cromatografia e le molecole di interesse saranno analizzate mediante LC-MS/MS e NMR per determinarne la struttura. La conoscenza dei metaboliti e della variabilità genetica della loro produzione aprirà prospettive per la creazione di linee altamente allelopatiche; un approccio che può interessare partner industriali (aziende sementiere).
2018 - in corso
Partner: Hepia e HES-SO Valais
Finanziamento: HES-SO