Recupero di sostanze bioattive dai sottoprodotti alimentari: funzionalizzazione delle fibre nutrizionali attraverso la lavorazione meccanica

Questa applicazione fa parte di un progetto più ampio il cui obiettivo generale è scoprire e isolare fibre e sostanze fitochimiche, principalmente da sottoprodotti alimentari o agricoli, e aggiungere valore a questi sottoprodotti reintroducendo questi sottoprodotti lavorati o alcune frazioni negli alimenti. Questo sottoprogetto si concentra sulla funzionalizzazione delle fibre mediante trattamenti meccanici e, più specificamente, con un processo di macinazione fine o a umido.

I sottoprodotti vegetali possono offrire un grande valore aggiunto ai prodotti alimentari grazie a un'ampia varietà di composti fitochimici. Fibre alimentari e sostanze fitochimiche con notevoli capacità antiossidanti sono contenute nelle bucce dei frutti o nei semi, come i semi di lino, e le loro concentrazioni aumentano ulteriormente nella sansa, il residuo della spremitura del succo o dell'olio. Sebbene il valore nutrizionale della sansa sia ben noto, il suo valore gustativo è basso, soprattutto se non è stata precedentemente lavorata. Oltre alla composizione chimica, un aspetto meno noto della fibra di sansa è la sua funzione sul microbiota intestinale e l'assorbimento intestinale delle fibre biochimicamente modificate in funzione del trattamento meccanico applicato e quindi del potenziale aumento della biodisponibilità. La macinazione a sfere o in combinazione con l'ultrasonorizzazione, l'omogeneizzazione ad alta pressione e l'estrusione ridurrebbe le dimensioni delle particelle dei composti insolubili dei tessuti vegetali e quindi aumenterebbe la solubilità delle sostanze fitochimiche aumentando la superficie specifica della miscela e la porosità delle cellule. Questa ipotesi sarà testata sulla sansa di lino variando le condizioni di trattamento meccanico e analizzando le proprietà fisico-chimiche e l'impatto sulla flora intestinale. I candidati più promettenti per i concentrati di semi di lino macinati saranno trasformati in polvere (per facilitarne la conservazione) o in concentrato liquido e utilizzati in un piano pilota di produzione alimentare che va dalle bevande, alla sostituzione delle fibre animali, ai cereali per la prima colazione.

Responsabile del progetto Changins Dr. Benoît Bach Professore di enologia T +41 22 363 40 44

2017 - 2019

Partner: HES-SO Valais - Istituto di tecnologie della vita

Finanziamento: HES-SO